"Lesione alla giunzione miotendinea del polpaccio". Il bollettino medico sulle condizioni di Alessio Romagnoli apre un caso al Milan, dove l'emergenza infortuni è peraltro scattata ormai da un pezzo.

Il problema accusato da Romagnoli in Nazionale infatti è molto simile, per non dire identico, a quelli che hanno già messo ko Caldara e Biglia anche se stavolta per fortuna il danno sembra di minore entità.

A questo punto insomma credere al semplice caso diventa difficile e, come riporta 'Il Corriere della Sera', sotto accusa finiscono preparazione estiva e metodi di allenamento.

"La scelta del bosco e della sabbia è dovuta alla volontà di differenziare e di andare incontro alle diverse problematiche dei calciatori, evitando inutili sovraccarichi. 

Dal giovedì dell’Europa League alla domenica il tempo è poco. E' fondamentale gestire i carichi nelle ore dopo la gara", sono le parole pronunciate dal responsabile della preparazione Dominici qualche mese fa e riportate da 'La Gazzetta dello Sport'.

Qualcosa però non è evidentemente andato per il verso giusto e ora il Milan si trova ad affrontare una lunga emergenza che rischia seriamente di compromettere l'intera stagione rossonera.

Gianfranco Beltrami, vice presidente della Federazione Medico Sportiva, al 'Corriere della Sera' invece sottolinea: "Il gemello mediale è uno dei muscoli più a rischio per i calciatori insieme ai flessori e al retto femorale.

Le lesioni possono essere provocate dai carichi di lavoro. Anche i terreni duri possono incidere, gli allenamenti sul sintetico o in palestra causano questo tipo di problemi".