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Matuzalem confessa: "Senza il calcio sarei in prigione o al cimitero"

Matuzalem confessa: "Senza il calcio sarei in prigione o al cimitero"

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L'ex centrocampista brasiliano ricorda anche il periodo a Napoli: "Non riuscivo a fare a meno della mozzarella e Mondonico mi mise in panchina".

E' ora di aprire il cassetto dei ricordi per Francelino Matuzalem, ex centrocampista con un lungo passato in Serie A tra Napoli, Lazio, Bologna, Brescia e Genoa.

Intervenuto su 'Sky Sport', infatti, Matuzalem confessa che è stato proprio il calcio a salvargli la vita.

"Non lo nascondo: se non fosse stato per quel provino al Vitoria Bahia avrei fatto la fine di tanti miei amici d'infanzia. In galera o al cimitero. Vivevamo in un quartiere povero, droga e delinquenza erano all'ordine del giorno".

Le cose invece per fortuna sono andate diversamente anche se le tentazioni, seppure di diversa natura, non mancavano neppure in Italia specie ai tempi di Napoli.

"Madonna mia, la mozzarella. Non riuscivo a farne a meno: ne mangiavo talmente tanta da aver perso la condizione fisica. E Mondonico cominciò a tenermi in panchina. Ero inguardabile".

L'emozione più grande Matuzalem però l'ha vissuta a Brescia grazie a un compagno di squadra davvero speciale.

"Quando per la prima volta ho visto Baggio mi era venuto da piangere. Per me era ancora una leggenda, quello della finale mondiale del '94 che avevo visto da ragazzino. Lui e Ronaldinho, nelle giovanili del Brasile, sono senza dubbio i più grandi con cui abbia mai giocato".

Matuzalem confessa: "Senza il calcio sarei in prigione o al cimitero"

L'ex centrocampista brasiliano ricorda anche il periodo a Napoli: "Non riuscivo a fare a meno della mozzarella e Mondonico mi mise in panchina".

E' ora di aprire il cassetto dei ricordi per Francelino Matuzalem, ex centrocampista con un lungo passato in Serie A tra Napoli, Lazio, Bologna, Brescia e Genoa.

Intervenuto su 'Sky Sport', infatti, Matuzalem confessa che è stato proprio il calcio a salvargli la vita.

"Non lo nascondo: se non fosse stato per quel provino al Vitoria Bahia avrei fatto la fine di tanti miei amici d'infanzia. In galera o al cimitero. Vivevamo in un quartiere povero, droga e delinquenza erano all'ordine del giorno".

Le cose invece per fortuna sono andate diversamente anche se le tentazioni, seppure di diversa natura, non mancavano neppure in Italia specie ai tempi di Napoli.

"Madonna mia, la mozzarella. Non riuscivo a farne a meno: ne mangiavo talmente tanta da aver perso la condizione fisica. E Mondonico cominciò a tenermi in panchina. Ero inguardabile".

L'emozione più grande Matuzalem però l'ha vissuta a Brescia grazie a un compagno di squadra davvero speciale.

"Quando per la prima volta ho visto Baggio mi era venuto da piangere. Per me era ancora una leggenda, quello della finale mondiale del '94 che avevo visto da ragazzino. Lui e Ronaldinho, nelle giovanili del Brasile, sono senza dubbio i più grandi con cui abbia mai giocato".

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