Rivelazione Totti: "Speravo che mio figlio facesse un altro sport"

Francesco Totti si racconta in un'anticipazione della sua autobiografia: "Volevo che mio figlio facesse il tennista, per girare il mondo insieme".
È arrivato il grande giorno: l'autobiografia di Francesco Totti, 'Un capitano' è in vendita online e nelle librerie, fonte di spunti e aneddoti succosi per raccontare la carriera di uno dei campioni più floridi del nostro calcio.
L'ex capitano giallorosso ha partecipato alla trasmissione 'Verissimo' che andrà in onda su Canale 5 sabato 29 settembre alle 16.10: 'Repubblica' ha riportato qualche stralcio della chiacchierata tra il 'Pupone' e la conduttrice Silvia Toffanin.
A partire dalle aspettative per il figlio Cristian, calciatore nelle giovanili della Roma: "Speravo che facesse un altro sport, tipo il tennista, cosi' potevo seguirlo e girare il mondo. Lui pero' e' innamorato del calcio e fino a quando gli piace e si diverte e' giusto che faccia quello che vuole".
"Fortunatamente - continua il dirigente romanista - ha un papa' che ha fatto il calciatore e che potra' valutarlo anche in maniera cruda. Non sara' semplice per lui, ma e' un ragazzo come tutti gli altri. Non e' che perche' si chiama Totti gli e' tutto dovuto, anzi, per come siamo fatti io e Ilary, per fare una cosa dovra' impegnarsi piu' degli altri".
Spazio anche per i genitori e le loro attese sin dai primi anni: "Mio papa' non mi ha mai fatto i complimenti, anzi mi ha sempre bastonato. Quando facevo due goal mi diceva che dovevo farne quattro. Fino all'ultimo giorno non mi ha mai detto niente, ora pero' ha detto che gli manca non vedermi piu' in campo. E forse e' stata questa la mia fortuna".
"I miei genitori mi hanno insegnato i valori giusti, come portare rispetto verso le persone piu' grandi. Anche mia mamma mi ha aiutato in tutto, veniva a prendermi a scuola e poi mi portava agli allenamenti: ogni giorno si faceva 80 chilometri in macchina".