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Il Consiglio Federale della FIGC ha deciso: sospensione delle partite dopo due episodi di razzismo

Il Consiglio Federale della FIGC ha deciso: sospensione delle partite dopo due episodi di razzismo

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Il Consiglio Federale della FIGC ha deciso: le sospensioni delle partite saranno decretate dopo due episodi di razzismo.

Secondo quanto riportato da 'Sky Sport', le partite di calcio potranno essere sospese dopo aver riscontrato due episodi di razzismo. Lo ha stabilito il Consiglio Federale della FIGC in seguito agli episodi relativi a Inter-Napoli del 26 dicembre 2018.

La procedura dunque cambia rispetto alla precedente: si passa da tre a due episodi per la sospensione. Diminuita la tolleranza, soprattutto dopo che Carlo Ancelotti ha minacciato di ritirare la squadra dal campo se si fossero manifestati episodi discriminatori.

Al primo episodio le squadre si fermeranno e si sposteranno al centro del campo, mentre al secondo rientreranno direttamente negli spogliatoi non riprendendo più la partita.

Non cambia l'autorità competente che decreterà l'eventuale sospensione: sarà sempre il responsabile per l'ordine pubblico.

Il Consiglio Federale della FIGC ha deciso: sospensione delle partite dopo due episodi di razzismo

Il Consiglio Federale della FIGC ha deciso: le sospensioni delle partite saranno decretate dopo due episodi di razzismo.

Secondo quanto riportato da 'Sky Sport', le partite di calcio potranno essere sospese dopo aver riscontrato due episodi di razzismo. Lo ha stabilito il Consiglio Federale della FIGC in seguito agli episodi relativi a Inter-Napoli del 26 dicembre 2018.

La procedura dunque cambia rispetto alla precedente: si passa da tre a due episodi per la sospensione. Diminuita la tolleranza, soprattutto dopo che Carlo Ancelotti ha minacciato di ritirare la squadra dal campo se si fossero manifestati episodi discriminatori.

Al primo episodio le squadre si fermeranno e si sposteranno al centro del campo, mentre al secondo rientreranno direttamente negli spogliatoi non riprendendo più la partita.

Non cambia l'autorità competente che decreterà l'eventuale sospensione: sarà sempre il responsabile per l'ordine pubblico.

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