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Crystal Palace, Sakho si confessa: "So cos'è la fame, chiedevo l'elemosina"

Crystal Palace, Sakho si confessa: "So cos'è la fame, chiedevo l'elemosina"

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Il difensore del Crystal Palace, Mamadou Sakho, ha parlato della sua infanzia difficile: "Un giorno una donna pensava che la volessi derubare".

Una storia di rivincita personale e solidarietà, quella che il difensore Mamadou Sakho ha deciso di raccontare in un'intervista a 'Sportsmail'. Il giocatore del Crystal Palace ha ripercorso i momenti buii della propria infanzia, quando per strada era costratto a chiedere l'elemosina.

Cresciuto a Goutte d'Or, un quartiere multietnico nei pressi di Montmartre, a Parigi, Sakho ha perso il padre quando aveva solo 13 anni. Costretto a maturare prima del tempo, dovendo prendersi cura delle sue tre sorelle e dei tre fratelli, Sakho a 17 anni è diventato il più giovane capitano della storia del Paris Saint-Germain.

Una responsabilità enorme per molti, non per chi qualche anno prima era stato costretto a caricarsi sulle spalle il ruolo di capo famiglia, come ha ricordato lo stesso Sakho.

Un'infanzia complicata, con Sakho spesso costretto a chiedere l'elemosina per strada per poter mangiare. Un'esperienza che il francese non ha mai dimenticato, neppure dopo i milionari contratti firmati da calciatore.

E così ha fatto. Al compimento del suo diciottesimo anno d'età, Sakho ha creato l'Amsak, un'associazione di volontariato con lo scopo di aiutare i più bisognosi in Francia, Inghilterra e Africa, da dove proveniva il padre senegalese e dove ora il giocatore sta facendo costruire un orfanatrofio a Tamba.

Lasciata la Francia nel 2013, Sakho in Inghilterra ha poi vestito le maglie di Liverpool e Crystal Palace. Ora ha 29 anni e ripensando al passato non ha alcun rimpianto, come ha ribadito lui stesso.

 

 

Crystal Palace, Sakho si confessa: "So cos'è la fame, chiedevo l'elemosina"

Il difensore del Crystal Palace, Mamadou Sakho, ha parlato della sua infanzia difficile: "Un giorno una donna pensava che la volessi derubare".

Una storia di rivincita personale e solidarietà, quella che il difensore Mamadou Sakho ha deciso di raccontare in un'intervista a 'Sportsmail'. Il giocatore del Crystal Palace ha ripercorso i momenti buii della propria infanzia, quando per strada era costratto a chiedere l'elemosina.

Cresciuto a Goutte d'Or, un quartiere multietnico nei pressi di Montmartre, a Parigi, Sakho ha perso il padre quando aveva solo 13 anni. Costretto a maturare prima del tempo, dovendo prendersi cura delle sue tre sorelle e dei tre fratelli, Sakho a 17 anni è diventato il più giovane capitano della storia del Paris Saint-Germain.

Una responsabilità enorme per molti, non per chi qualche anno prima era stato costretto a caricarsi sulle spalle il ruolo di capo famiglia, come ha ricordato lo stesso Sakho.

Un'infanzia complicata, con Sakho spesso costretto a chiedere l'elemosina per strada per poter mangiare. Un'esperienza che il francese non ha mai dimenticato, neppure dopo i milionari contratti firmati da calciatore.

E così ha fatto. Al compimento del suo diciottesimo anno d'età, Sakho ha creato l'Amsak, un'associazione di volontariato con lo scopo di aiutare i più bisognosi in Francia, Inghilterra e Africa, da dove proveniva il padre senegalese e dove ora il giocatore sta facendo costruire un orfanatrofio a Tamba.

Lasciata la Francia nel 2013, Sakho in Inghilterra ha poi vestito le maglie di Liverpool e Crystal Palace. Ora ha 29 anni e ripensando al passato non ha alcun rimpianto, come ha ribadito lui stesso.

 

 

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