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Redondo e l'infortunio al Milan: "Ho usato una tecnica proibita per guarire"

Redondo e l'infortunio al Milan: "Ho usato una tecnica proibita per guarire"

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Fernando Redondo ripercorre gli anni al Milan, segnati dalla rottura del crociato: "Due anni ai box perché la prima operazione non era andata bene".

Quella tra Fernando Redondo e il Milan è una storia strana, surreale. Fatta di rimpianti, più che di giocate da campione. Colpa dell'età avanzata alla quale l'argentino arrivò in Italia e poi, soprattutto, di un infortunio che, in pratica, ne decretò la fine della carriera.

A distanza di una ventina d'anni, Redondo ripercorre gli eventi al quotidiano argentino 'La Nacion', che con 100 domande - non una di più, non una di meno - snocciola tutte le fasi della sua carriera. Anche quella legata al Milan, a cui il delizioso argentino arrivò nell'estate del 2000, in un momento di ricostruzione di una squadra nuovamente vincente. Senza di lui, però.

Da qui, la famosa decisione di chiedere al Milan la sospensione dello stipendio fino al rientro in campo. E poi tanti viaggi, da Madrid a Buenos Aires, per cercare la cura giusta.

In ogni caso, dopo un paio d'anni Redondo torna a giocare. Dura poco, ma sono due stagioni da ricordare: Champions League nel 2002/03, scudetto nel 2003/04. Poi, il ritiro.

Redondo e l'infortunio al Milan: "Ho usato una tecnica proibita per guarire"

Fernando Redondo ripercorre gli anni al Milan, segnati dalla rottura del crociato: "Due anni ai box perché la prima operazione non era andata bene".

Quella tra Fernando Redondo e il Milan è una storia strana, surreale. Fatta di rimpianti, più che di giocate da campione. Colpa dell'età avanzata alla quale l'argentino arrivò in Italia e poi, soprattutto, di un infortunio che, in pratica, ne decretò la fine della carriera.

A distanza di una ventina d'anni, Redondo ripercorre gli eventi al quotidiano argentino 'La Nacion', che con 100 domande - non una di più, non una di meno - snocciola tutte le fasi della sua carriera. Anche quella legata al Milan, a cui il delizioso argentino arrivò nell'estate del 2000, in un momento di ricostruzione di una squadra nuovamente vincente. Senza di lui, però.

Da qui, la famosa decisione di chiedere al Milan la sospensione dello stipendio fino al rientro in campo. E poi tanti viaggi, da Madrid a Buenos Aires, per cercare la cura giusta.

In ogni caso, dopo un paio d'anni Redondo torna a giocare. Dura poco, ma sono due stagioni da ricordare: Champions League nel 2002/03, scudetto nel 2003/04. Poi, il ritiro.

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