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Inghilterra, Thomas Beattie fa coming out: "Sono gay"

Inghilterra, Thomas Beattie fa coming out: "Sono gay"

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Thomas Beattie, centrocampista ritiratosi nel 2015 dopo un infortunio 'shock' alla testa, fa coming out: "Mi sentivo di non poter essere calciatore".

A 33 anni ha appeso gli scarpini al chiodo, oggi fa coming out. Thomas Beattie, ex centrocampista inglese classe '86, in un'intervista a 'ESPN' svela la sua omosessualità.

"Sono un fratello, un figlio, un amico, un ex calciatore professionista, imprenditore e un ragazzo competitivo. Sono molte cose e una di queste è essere gay".

Beattie racconta i momenti difficili vissuti, 'prigioniero' delle proprie sensazioni.

"Di solito sono super social, ma stavo diventando 'anti-sociale' per evitare situazioni che potessero espormi. Questo era uno schema che mi aveva portato anche in tutto il mondo. Mi distesi sul letto e fissai il soffitto, sentendomi il ragazzo più solo del mondo". 

"Le lacrime sgorgarono; un’ondata di emozioni mi travolse. Tutto il mio corpo stava bruciando; mi formicolavano le braccia e il cuore batteva forte. Ho pregato di svegliarmi sperando che tutto sarebbe scomparso, anche se in fondo sapevo che stavo pregando per la cosa sbagliata. Dovevo trovare la forza per accettarmi".

Beattie in carriera è cresciuto nell'Hull City per poi spendersi tra Canada e Singapore, finchè un drammatico infortunio alla testa lo costrinse a dire basta: fratture facciali ed emorragia cerebrale in seguito a uno scontro di gioco con un avversario.

"Essere gay e avere una carriera nel calcio non è mai sembrata un’opzione. La società ha detto che la mia mascolinità era legata alla mia sessualità, qualcosa che ovviamente sappiamo essere una falsa ipotesi. Mi sentivo come se non potessi essere un calciatore e accettare chi ero. Tutto intorno a me ha suggerito che questi due mondi erano in conflitto e ho dovuto sacrificarne uno per sopravvivere".

Secondo Beattie, che attualmente lavora nel mondo degli affari a Singapore,  verso gli omosessuali nel calcio esistono forti pregiudizi.

"C’è ancora paura che un compagno di squadra gay possa sconvolgere l’ambiente della squadra".

Si tratta del secondo giocatore inglese ad aver fatto coming out dopo Justin Fashanu nel 1990 e il quarto omosessuale ad aver militato Oltremanica: oltre a Beattie e Fashanu, l'elenco comprende anche il tedesco Thomas Hitzlsperger e lo statunitense Robbie Rogers.

Inghilterra, Thomas Beattie fa coming out: "Sono gay"

Thomas Beattie, centrocampista ritiratosi nel 2015 dopo un infortunio 'shock' alla testa, fa coming out: "Mi sentivo di non poter essere calciatore".

A 33 anni ha appeso gli scarpini al chiodo, oggi fa coming out. Thomas Beattie, ex centrocampista inglese classe '86, in un'intervista a 'ESPN' svela la sua omosessualità.

"Sono un fratello, un figlio, un amico, un ex calciatore professionista, imprenditore e un ragazzo competitivo. Sono molte cose e una di queste è essere gay".

Beattie racconta i momenti difficili vissuti, 'prigioniero' delle proprie sensazioni.

"Di solito sono super social, ma stavo diventando 'anti-sociale' per evitare situazioni che potessero espormi. Questo era uno schema che mi aveva portato anche in tutto il mondo. Mi distesi sul letto e fissai il soffitto, sentendomi il ragazzo più solo del mondo". 

"Le lacrime sgorgarono; un’ondata di emozioni mi travolse. Tutto il mio corpo stava bruciando; mi formicolavano le braccia e il cuore batteva forte. Ho pregato di svegliarmi sperando che tutto sarebbe scomparso, anche se in fondo sapevo che stavo pregando per la cosa sbagliata. Dovevo trovare la forza per accettarmi".

Beattie in carriera è cresciuto nell'Hull City per poi spendersi tra Canada e Singapore, finchè un drammatico infortunio alla testa lo costrinse a dire basta: fratture facciali ed emorragia cerebrale in seguito a uno scontro di gioco con un avversario.

"Essere gay e avere una carriera nel calcio non è mai sembrata un’opzione. La società ha detto che la mia mascolinità era legata alla mia sessualità, qualcosa che ovviamente sappiamo essere una falsa ipotesi. Mi sentivo come se non potessi essere un calciatore e accettare chi ero. Tutto intorno a me ha suggerito che questi due mondi erano in conflitto e ho dovuto sacrificarne uno per sopravvivere".

Secondo Beattie, che attualmente lavora nel mondo degli affari a Singapore,  verso gli omosessuali nel calcio esistono forti pregiudizi.

"C’è ancora paura che un compagno di squadra gay possa sconvolgere l’ambiente della squadra".

Si tratta del secondo giocatore inglese ad aver fatto coming out dopo Justin Fashanu nel 1990 e il quarto omosessuale ad aver militato Oltremanica: oltre a Beattie e Fashanu, l'elenco comprende anche il tedesco Thomas Hitzlsperger e lo statunitense Robbie Rogers.

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