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Panucci: "Mandai a cagare Lippi, ci rimisi il Mondiale 2006"

Panucci: "Mandai a cagare Lippi, ci rimisi il Mondiale 2006"

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Il rapporto tra Panucci e Lippi non è mai stato idilliaco: "Solo con lui ho avuto problemi, aveva una gestione del gruppo del tutto particolare".

La carriera da giocatore di Christian Panucci può definirsi più che soddisfacente: spicca il trionfo in Champions League nel 1998 con la maglia del Real Madrid ma, il rimpianto più grande, è di non aver preso parte alla spedizione azzurra del Mondiale 2006, vinto da Fabio Cannavaro e compagni.

Proprio su questo punto l'ex terzino è intervenuto ai microfoni di 'Radio Radio' ricordando gli screzi avuti con Marcello Lippi ai tempi dell'Inter, che gli costarono la convocazione per la rassegna iridata tedesca.

"Avevo carattere, non avevo un brutto carattere. Forse qualcuno dimentica che ho vinto 20 trofei, a 18 anni giocavo nel grande Milan, a 23 nel Real Madrid e poi al Chelsea e alla Roma. Capello mi ha sempre voluto con sé, l'unico con cui ho avuto problemi è Lippi: una volta lo mandai a cagare e ci rimisi i Mondiali. Ammetto di aver sbagliato all'Inter, ma anche Lippi aveva una gestione del gruppo davvero particolare: aveva problemi anche con altri giocatori e non solo con me".

Allenare la Roma sarebbe il coronamento di un sogno che poteva andare in porto subito dopo l'esonero di Eusebio Di Francesco.

"Non ho ricevuto chiamate dai dirigenti, ma comunque non avrei accettato per soli tre mesi. De Rossi ha il carattere per fare l'allenatore, io stesso mi sto rendendo conto che è più difficile di quanto pensassi. Ditegli di non rompere le scatole, ha smesso di giocare da 5 minuti e vuole già allenare la Roma? Ci sono prima io... (ride, ndr)".

Panucci: "Mandai a cagare Lippi, ci rimisi il Mondiale 2006"

Il rapporto tra Panucci e Lippi non è mai stato idilliaco: "Solo con lui ho avuto problemi, aveva una gestione del gruppo del tutto particolare".

La carriera da giocatore di Christian Panucci può definirsi più che soddisfacente: spicca il trionfo in Champions League nel 1998 con la maglia del Real Madrid ma, il rimpianto più grande, è di non aver preso parte alla spedizione azzurra del Mondiale 2006, vinto da Fabio Cannavaro e compagni.

Proprio su questo punto l'ex terzino è intervenuto ai microfoni di 'Radio Radio' ricordando gli screzi avuti con Marcello Lippi ai tempi dell'Inter, che gli costarono la convocazione per la rassegna iridata tedesca.

"Avevo carattere, non avevo un brutto carattere. Forse qualcuno dimentica che ho vinto 20 trofei, a 18 anni giocavo nel grande Milan, a 23 nel Real Madrid e poi al Chelsea e alla Roma. Capello mi ha sempre voluto con sé, l'unico con cui ho avuto problemi è Lippi: una volta lo mandai a cagare e ci rimisi i Mondiali. Ammetto di aver sbagliato all'Inter, ma anche Lippi aveva una gestione del gruppo davvero particolare: aveva problemi anche con altri giocatori e non solo con me".

Allenare la Roma sarebbe il coronamento di un sogno che poteva andare in porto subito dopo l'esonero di Eusebio Di Francesco.

"Non ho ricevuto chiamate dai dirigenti, ma comunque non avrei accettato per soli tre mesi. De Rossi ha il carattere per fare l'allenatore, io stesso mi sto rendendo conto che è più difficile di quanto pensassi. Ditegli di non rompere le scatole, ha smesso di giocare da 5 minuti e vuole già allenare la Roma? Ci sono prima io... (ride, ndr)".

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