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Legrottaglie: "Suggerii io a Ranieri di spostare Chiellini al centro"

Legrottaglie: "Suggerii io a Ranieri di spostare Chiellini al centro"

Dela

Nicola Legrottaglie si 'prende i meriti' dell'esplosione di Giorgio Chiellini: "Lo incoraggiai io, capii che aveva un futuro al centro della difesa".

I primi anni di carriera, Giorgio Chiellini li ha vissuti in un ruolo diverso da quello attuale: giocava infatti come terzino e lo spostamento al centro della difesa è avvenuto soltanto qualche anno più tardi.

Un'intuizione di cui una parte del merito spetta a Nicola Legrottaglie, ex compagno di squadra di Chiellini alla Juventus, come da lui stesso spiegato nel corso di un'intervista concessa a 'Tuttosport'.

"Beh, si può dire che l’ho incoraggiato io. Era l’anno della B, fu Deschamps a provarlo da centrale, non ricordo se in un’amichevole o in campionato. Lì ho capito che avrebbe avuto un futuro in quella posizione. La conferma arriva quando ci toccò giocare noi due centrali a Napoli, dove mi feci pure male: dimostrò di possedere ottime qualità tanto che, una volta in palestra, gli dissi 'mi raccomando, chiedi di spostarti al centro, puoi diventare uno dei più forti al mondo'".

Con Ranieri in panchina ecco l'evoluzione definitiva in un ruolo in cui oggi, l'attuale capitano bianconero, è uno dei migliori al mondo.

"Sì, ma non fu così semplice: poi in panchina arrivò Ranieri, che faceva giocare centrali Andrade e Criscito. Prima di una partita, in cui l’allenatore doveva cambiare qualcosa per via di alcuni infortuni, andai da lui per suggerirgli di far giocare Chiellini al centro con me. Ranieri mi diede fiducia e Chiello fu straordinario: insieme ci integravamo alla perfezione. Lui era prorompente nell’uno contro uno, io avevo visione di gioco".

Il tecnico del Pescara, infine, prende le difese di Sarri, a suo dire bersagliato da critiche eccessive.

"Ma come si fa a dire che ha fatto male quando la Juve è prima in classifica, ancora in corsa in Champions e in Coppa Italia? Ha avuto difficoltà all’inizio, come era prevedibile, nel trasferire alcuni sui principi tattici. Però sbaglia chi lo critica: tutti abbiamo qualcosa da imparare da Sarri".

Legrottaglie: "Suggerii io a Ranieri di spostare Chiellini al centro"

Nicola Legrottaglie si 'prende i meriti' dell'esplosione di Giorgio Chiellini: "Lo incoraggiai io, capii che aveva un futuro al centro della difesa".

I primi anni di carriera, Giorgio Chiellini li ha vissuti in un ruolo diverso da quello attuale: giocava infatti come terzino e lo spostamento al centro della difesa è avvenuto soltanto qualche anno più tardi.

Un'intuizione di cui una parte del merito spetta a Nicola Legrottaglie, ex compagno di squadra di Chiellini alla Juventus, come da lui stesso spiegato nel corso di un'intervista concessa a 'Tuttosport'.

"Beh, si può dire che l’ho incoraggiato io. Era l’anno della B, fu Deschamps a provarlo da centrale, non ricordo se in un’amichevole o in campionato. Lì ho capito che avrebbe avuto un futuro in quella posizione. La conferma arriva quando ci toccò giocare noi due centrali a Napoli, dove mi feci pure male: dimostrò di possedere ottime qualità tanto che, una volta in palestra, gli dissi 'mi raccomando, chiedi di spostarti al centro, puoi diventare uno dei più forti al mondo'".

Con Ranieri in panchina ecco l'evoluzione definitiva in un ruolo in cui oggi, l'attuale capitano bianconero, è uno dei migliori al mondo.

"Sì, ma non fu così semplice: poi in panchina arrivò Ranieri, che faceva giocare centrali Andrade e Criscito. Prima di una partita, in cui l’allenatore doveva cambiare qualcosa per via di alcuni infortuni, andai da lui per suggerirgli di far giocare Chiellini al centro con me. Ranieri mi diede fiducia e Chiello fu straordinario: insieme ci integravamo alla perfezione. Lui era prorompente nell’uno contro uno, io avevo visione di gioco".

Il tecnico del Pescara, infine, prende le difese di Sarri, a suo dire bersagliato da critiche eccessive.

"Ma come si fa a dire che ha fatto male quando la Juve è prima in classifica, ancora in corsa in Champions e in Coppa Italia? Ha avuto difficoltà all’inizio, come era prevedibile, nel trasferire alcuni sui principi tattici. Però sbaglia chi lo critica: tutti abbiamo qualcosa da imparare da Sarri".

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