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Frey e la multa che portò all'addio alla Fiorentina: "99mila euro perché sovrappeso"

Frey e la multa che portò all'addio alla Fiorentina: "99mila euro perché sovrappeso"

Shiriki

Sebastien Frey ha ricordato lepisodio che portò al suo addio alla Fiorentina: Ruppi con il direttore sportivo, non potevo più restare.

Quello di Sebastien Frey è ancora oggi un nome strettamente legato a quello della Fiorentina. Non solo infatti è riconosciuto come uno dei più grandi portieri della storia del club gigliato, ma da giocatore era uno degli idoli della tifoseria viola.

L’ex estremo difensore transalpino, in una diretta Instagram con il suo ex compagno di squadra Jovetic, ha ricordato cosa lo spinse a lasciare Firenze dopo sei stagioni. Alla base di tutto, ci furono i rapporti non propriamente idilliaci con Pantaleo Corvino ed una multa che gli venne comminata dalla società, perché reo di essersi presentato sovrappeso al ritiro estivo.

“Una multa di 99mila euro! Mi volevano multare per tre chili e mezzo, poi non l’ho presa perché è stato l’anno in cui sono andato via. In quel periodo, con il direttore sportivo che c’era all’epoca, quello magro, c’era una rottura. Mi consegnarono la multa in albergo e la portai negli spogliatoi dicendo ‘Guardate questo che mi vuole fare’. In quel momento mi sono detto che non potevo restare più, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ho capito che purtroppo dovevo andare, altrimenti avrei compromesso la mia carriera e ci sarebbe stato un clima complicato”.

Nonostante annate disputate ad altissimi livelli, la Fiorentina decise di affiancargli un altro portiere di spessore come Artur Boruc.

“E’ stato un grande dispiacere, fosse stato per me sarei rimasto per tutta la vita a Firenze, ma per stare in un posto devi starci bene. Ci sono stato bene per sei anni e poi hanno comprato gente per mettermi in difficoltà, per creare dei problemi. Ho preferito cambiare a malincuore, dovevo andare. Fa parte del calcio, ma se uno si comporta bene poi viene ricordato con piacere dalla gente”.

Frey e la multa che portò all'addio alla Fiorentina: "99mila euro perché sovrappeso"

Sebastien Frey ha ricordato lepisodio che portò al suo addio alla Fiorentina: Ruppi con il direttore sportivo, non potevo più restare.

Quello di Sebastien Frey è ancora oggi un nome strettamente legato a quello della Fiorentina. Non solo infatti è riconosciuto come uno dei più grandi portieri della storia del club gigliato, ma da giocatore era uno degli idoli della tifoseria viola.

L’ex estremo difensore transalpino, in una diretta Instagram con il suo ex compagno di squadra Jovetic, ha ricordato cosa lo spinse a lasciare Firenze dopo sei stagioni. Alla base di tutto, ci furono i rapporti non propriamente idilliaci con Pantaleo Corvino ed una multa che gli venne comminata dalla società, perché reo di essersi presentato sovrappeso al ritiro estivo.

“Una multa di 99mila euro! Mi volevano multare per tre chili e mezzo, poi non l’ho presa perché è stato l’anno in cui sono andato via. In quel periodo, con il direttore sportivo che c’era all’epoca, quello magro, c’era una rottura. Mi consegnarono la multa in albergo e la portai negli spogliatoi dicendo ‘Guardate questo che mi vuole fare’. In quel momento mi sono detto che non potevo restare più, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ho capito che purtroppo dovevo andare, altrimenti avrei compromesso la mia carriera e ci sarebbe stato un clima complicato”.

Nonostante annate disputate ad altissimi livelli, la Fiorentina decise di affiancargli un altro portiere di spessore come Artur Boruc.

“E’ stato un grande dispiacere, fosse stato per me sarei rimasto per tutta la vita a Firenze, ma per stare in un posto devi starci bene. Ci sono stato bene per sei anni e poi hanno comprato gente per mettermi in difficoltà, per creare dei problemi. Ho preferito cambiare a malincuore, dovevo andare. Fa parte del calcio, ma se uno si comporta bene poi viene ricordato con piacere dalla gente”.

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