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Uhamisho

Ramsey e l’approdo alla Juve: “Era Szczesny l’uomo delle informazioni”

Ramsey e lapprodo alla Juve: Era Szczesny luomo delle informazioni

Shiriki

Aaron Ramsey parla dei suoi primi mesi alla Juventus ed esalta Paulo Dybala: E incredibile, fa delle cose che lasciano senza fiato.

Approdato alla Juventus la scorsa estate, dopo una lunghissima avventura all’Arsenal, Aaron Ramsey ha impiegato pochissimo tempo a prendere confidenza con il ‘mondo bianconero’. Messi alle spalle alcuni problemi fisici che l’hanno inizialmente limitato, nel corso della stagione si è guadagnato una posizione sempre più importante nella rosa di Maurizio Sarri.

Il centrocampista gallese, in un’intervista a ‘The Athletic’, ha spiegato cosa ha favorito il suo inserimento.

“Szczesny era il mio uomo per le informazioni privilegiate. E’ qui da un po’ di tempo e conosce perfettamente il club. Aveva solo cose positive da dirmi. Solo grandi parole”.

Ramsey ha parlato anche della vicinanza di Andrea Agnelli alla squadra.

“Viene quasi tutti i giorni, se non tutti i giorni, a parlare con i giocatori o semplicemente a prendere un caffè con i ragazzi. Un presidente fa così, dà l’esempio a tutti e mostra che ci siamo tutti dentro insieme”.

Tra gli ostacoli da superare c’è stata la lingua.

“Adesso capisco molto di più. Comprendo la struttura delle frasi e il mondo in cui funzionano. Ho bisogno di imparare più parole perchè ho ancora un vocabolario limitato. Ho provato a leggere le pagine sportive sui giornali e cose del genere, ma uso ancora molto Google Translate”.

Ramsey ha spiegato quali sono le differenze tra il calcio inglese e quello italiano.

“A Sarri piace approfondire molto le cose. La tattica qui, specialmente in Italia, rappresenta un qualcosa di molto importante. La maggior parte dei giorni la passiamo facendo una sorta di lavoro tattico in preparazione alla successiva partita. La Premier League è più end-to-end. C’è più libertà in attacco e probabilmente ci sono più spazi da sfruttare. Qui molte squadre, soprattutto contro le grandi, si difendono più basse. Devi avere molta più pazienza e devi cercare di muovere la palla più velocemente in certe aree per incoraggiare qualcuno ad uscire fuori posizione”.

L’ultima partita giocata dalla Juventus è stata quella a porte chiuse contro l’Inter.

“E’ stata estremamente importante per noi e per i tifosi, anche se è stata giocata in uno stadio vuoto. Abbiamo fatto un grande lavoro per ottenere i tre punti e per tornare in vetta alla classifica, perché nessuno sapeva cosa sarebbe accaduto. Il campionato poteva continuare o poteva essere annullato, non sapevamo se la classifica sarebbe rimasta quella”.

Tra i compagni che più hanno impressionato Ramsey c’è Dybala.

“Posso confermare che è incredibile. E’ molto dotato e alcune cose che fa in allenamento o in partita lasciano veramente senza fiato”.

Alla Juventus ha la possibilità di condividere lo spogliatoio con Cristiano Ronaldo.

“E’ sempre il solito Ronaldo, uno dei migliori giocatori della storia. Non ci sono dubbi sul suo impegno in campo e fuori. E’ il primo ad arrivare in palestra, fa tutte le sue cose e poi vuole vincere ogni singola partita. Segna tantissimo, anche goal importanti. Speriamo che possa aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi”.

Ramsey e lapprodo alla Juve: Era Szczesny luomo delle informazioni

Aaron Ramsey parla dei suoi primi mesi alla Juventus ed esalta Paulo Dybala: E incredibile, fa delle cose che lasciano senza fiato.

Approdato alla Juventus la scorsa estate, dopo una lunghissima avventura all’Arsenal, Aaron Ramsey ha impiegato pochissimo tempo a prendere confidenza con il ‘mondo bianconero’. Messi alle spalle alcuni problemi fisici che l’hanno inizialmente limitato, nel corso della stagione si è guadagnato una posizione sempre più importante nella rosa di Maurizio Sarri.

Il centrocampista gallese, in un’intervista a ‘The Athletic’, ha spiegato cosa ha favorito il suo inserimento.

“Szczesny era il mio uomo per le informazioni privilegiate. E’ qui da un po’ di tempo e conosce perfettamente il club. Aveva solo cose positive da dirmi. Solo grandi parole”.

Ramsey ha parlato anche della vicinanza di Andrea Agnelli alla squadra.

“Viene quasi tutti i giorni, se non tutti i giorni, a parlare con i giocatori o semplicemente a prendere un caffè con i ragazzi. Un presidente fa così, dà l’esempio a tutti e mostra che ci siamo tutti dentro insieme”.

Tra gli ostacoli da superare c’è stata la lingua.

“Adesso capisco molto di più. Comprendo la struttura delle frasi e il mondo in cui funzionano. Ho bisogno di imparare più parole perchè ho ancora un vocabolario limitato. Ho provato a leggere le pagine sportive sui giornali e cose del genere, ma uso ancora molto Google Translate”.

Ramsey ha spiegato quali sono le differenze tra il calcio inglese e quello italiano.

“A Sarri piace approfondire molto le cose. La tattica qui, specialmente in Italia, rappresenta un qualcosa di molto importante. La maggior parte dei giorni la passiamo facendo una sorta di lavoro tattico in preparazione alla successiva partita. La Premier League è più end-to-end. C’è più libertà in attacco e probabilmente ci sono più spazi da sfruttare. Qui molte squadre, soprattutto contro le grandi, si difendono più basse. Devi avere molta più pazienza e devi cercare di muovere la palla più velocemente in certe aree per incoraggiare qualcuno ad uscire fuori posizione”.

L’ultima partita giocata dalla Juventus è stata quella a porte chiuse contro l’Inter.

“E’ stata estremamente importante per noi e per i tifosi, anche se è stata giocata in uno stadio vuoto. Abbiamo fatto un grande lavoro per ottenere i tre punti e per tornare in vetta alla classifica, perché nessuno sapeva cosa sarebbe accaduto. Il campionato poteva continuare o poteva essere annullato, non sapevamo se la classifica sarebbe rimasta quella”.

Tra i compagni che più hanno impressionato Ramsey c’è Dybala.

“Posso confermare che è incredibile. E’ molto dotato e alcune cose che fa in allenamento o in partita lasciano veramente senza fiato”.

Alla Juventus ha la possibilità di condividere lo spogliatoio con Cristiano Ronaldo.

“E’ sempre il solito Ronaldo, uno dei migliori giocatori della storia. Non ci sono dubbi sul suo impegno in campo e fuori. E’ il primo ad arrivare in palestra, fa tutte le sue cose e poi vuole vincere ogni singola partita. Segna tantissimo, anche goal importanti. Speriamo che possa aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi”.

MechiLigiHabari