Materazzi su Conte: "Passato discutibile, ora mi è simpatico"

Materazzi parla di Conte, punge la Juve ("Se vince la Champions quest'anno non vale") e ammette: "Dopo Inter-Barça ho fatto a pugni con Balotelli".
Marco Materazzi punge di nuovo la Juventus. Oggetto la Champions League, autentico pallino dei bianconeri, su cui l'ex difensore dell'Inter ironizza. Ma non solo, perchè parlando di Antonio Conte arriva un'altra frecciata.
Avviene in una diretta Instagram, dove Matrix 'avverte' Dybala e compagni.
"La Juve deve pensare alla Champions, che quest'anno avrà un nuovo format: ma anche se la vincono, non si può definire come tale. Scherzo...".
Ecco poi il Materazzi-pensiero su Conte.
"La sua serietà è indiscutibile, era discutibile il suo passato ma ora è diventato interista e mi è più simpatico. Ha ridotto il gap con le prime ed è importante per il futuro, normale manchi qualcosa".
"Il club sta ristrutturando tutto, anche il centro sportivo; bisogna prendere la Juve come esempio. L'Inter rimane sempre l'Inter, ma deve adeguarsi ai tempi. Poi è ovvio che speri che il loro ciclo vincente finisca".
Capitolo 2006, con la celebre testata di Zidane in finale.
"Fui massacrato da connazionali come Cossiga e Accorsi, per me questi non sono italiani. Io sono patriottico, difenderò sempre i colori dell'Italia. Quelle critiche sono le cose che mi hanno fatto male dopo il Mondiale; quelle stesse persone avrebbero dovuto baciare per terra dove camminavo visto che avevo segnato un goal in finale".
Infine il retroscena sul famoso Inter-Barcellona del 2010, dove ci fu la rottura tra Balotelli e il popolo nerazzurro.
"Gliel'ho data, è vero. Io voglio bene a Mario, ma se l'era meritata. Oggi siamo tornati a essere più che amici, praticamente fratelli. In quella circostanza fece una cosa che non doveva fare, giocare male; il discorso della maglietta passò in secondo piano".
"Prima della partita, sul pullman ci disse 'oggi entro e gioco male' e a quel punto gliele promisi. Quando entrò, fece un'azione tirando da fuori anziché andare in contropiede: c'era Milito in panchina che lo voleva ammazzare. La settimana successiva alla gara col Barça dissi a Mourinho di schierarmi nelle partitelle contro Balotelli, che dopo pochi secondi se ne andava negli spogliatoi".