Premier League, Liga e Serie A: Cristiano Ronaldo fa la storia con la Juventus
Cristiano Ronaldo festeggia il primo scudetto con la Juventus, dopo aver già trionfato in Premier League e Liga.
Cristiano Ronaldo è servito, in tutti i sensi. E' servito alla Juventus, che grazie al colpo del secolo ha incrementato ulteriormente l'asticella qualitativa. E' servito ai tifosi bianconeri, che possono gustarsi da vicino le prodezze del miglior giocatore al mondo assieme a Leo Messi. Ed è servito allo stesso CR7, che scegliendo la Signora si è tuffato nell'ennesima avventura avvincente e vincente.
Altro giro, altro tricolore: l'ottavo di fila. Un'egemonia nostrana senza freni, impreziosita dall'acquisto del fuoriclasse portoghese. Un investimento da 100 milioni per il cartellino, più 31 netti a stagione su base quadriennale. Numeri pazzeschi, numeri da club che vuole affermarsi negli anni anche in Europa.
L'attualità, intanto, vede la Signora assoluta dominatrice del Belpaese. Una squadra cannibale, una squadra mai sazia. E la fotografia c'è proprio nell'inserimento di CR7, uno che fa della vittoria la propria ragione di vita. Alla Continassa, per evitare di incappare in brutte sorprese, hanno voluto alzare l'attenzione generale sconvolgendo l'intero mercato mondiale.
E l'ex Real Madrid, tanto per non perdere le buone abitudini, ha risposto immediatamente presente. Ma c'è di più, c'è che ha vinto la serie A dopo essersi già imposto in Premier League e nella Liga. Storia. Fin dalla fase embrionale del connubio, infatti, si è avvertito come tra Cristiano e la Juventus il feeling fosse dei più totali.
Dal mini-digiuno delle prime battute alle prime reti italiane – in formato doppietta – rifilate al Sassuolo . Passando per una prova da urlo, tra le mura amiche, contro il Napoli . Poi, aspetto più importante, tanta continuità. La stessa che ha portato Ronaldo a realizzare, fin qui, 19 reti in campionato. Il repertorio, si sa, è dei più vasti: destro, sinistro, testa. D'alto canto, da chi ha vinto cinque Champions League e altrettanti Palloni d'oro, non sarebbe potuto emergere copione differente.
Solido anche il rapporto con Massimiliano Allegri. L'allenatore livornese è andato totalmente incontro alle esigenze del suo numero 7, concentrando il lavoro tanto sull'aspetto tattico quanto su quell'atletico. Scenario per nulla scontato, ma che sottolinea l'umiltà dell'alieno lusitano, il quale si è messo a completa disposizione della coralità.
Ottimale pure il legame con i compagni, i quali con l'arrivo dell'ex Real Madrid hanno effettuato un deciso passo in avanti in termini di mentalità. Tutti, nessuno escluso, hanno rimarcato la professionalità maniacale di CR7. Da uno così, evidentemente, non si può non imparare.
Ora, dopo la Supercoppa, ecco il secondo titolo italiano griffato Cristiano. Ma con un grosso rimpianto: la Champions League. Brucia l'eliminazione, brucia per come si è concretizzata, ovvero dall'alto della manifesta superiorità biancorossa.