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Spalletti descrive il 'suo' Totti: "Era lo zero nel mio 4-2-3-0"

Spalletti descrive il 'suo' Totti: "Era lo zero nel mio 4-2-3-0"

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Luciano Spalletti racconta a 'Sky Sport' il rapporto con Totti sia dal punto di vista umano che da quello tattico: "Diventava difficile marcarlo".

Luciano Spalletti attende una nuova sfida in panchina, e intanto torna a parlare del suo passato con Francesco Totti, ai microfoni di 'SKy Sport'. SI tratta di uno dei rapporti più discussi degli ultimi anni in Serie A, che ha diviso gli appassionati.

C'è chi sta con Totti e chi con Spalletti, ma una cosa è certa: dal punto di vista tattico, nella sua prima esperienza alla Roma, Luciano Spalletti ha dato una seconda vita a Francesco Totti.

"In quella Roma, nel 4-2-3-0, lui era lo zero, che non si faceva mai trovare dai difensori avversari. Apriva gli spazi, poi si buttava dentro, era difficile marcarlo per i difensori. C'era Perrotta dietro, che poteva buttarsi nello spazio proprio perché Totti glielo liberava. Era una squadra baciata dal sole di Roma, fatta di calciatori che si passavano la palla senza mai mettere in difficoltà il compagno".

Poi si passa al lato umano, quello che nella seconda gestione di Spalletti, a Roma ha fatto molto discutere.

"Per me da allenatore contano i risultati di squadra, devo passare per forza prima da lì. In generale credo che con Francesco io abbia avuto un buon rapporto. Sono successe delle cose che hanno determinato che i miei comportamenti fossero differenti ma sempre mettendo davanti il bene della squadra. Adesso so che ha intrapreso la carriera da procuratore, gli auguro un grande futuro e lo incontrerò sicuramente, perché è il nostro lavoro".

Spalletti descrive il 'suo' Totti: "Era lo zero nel mio 4-2-3-0"

Luciano Spalletti racconta a 'Sky Sport' il rapporto con Totti sia dal punto di vista umano che da quello tattico: "Diventava difficile marcarlo".

Luciano Spalletti attende una nuova sfida in panchina, e intanto torna a parlare del suo passato con Francesco Totti, ai microfoni di 'SKy Sport'. SI tratta di uno dei rapporti più discussi degli ultimi anni in Serie A, che ha diviso gli appassionati.

C'è chi sta con Totti e chi con Spalletti, ma una cosa è certa: dal punto di vista tattico, nella sua prima esperienza alla Roma, Luciano Spalletti ha dato una seconda vita a Francesco Totti.

"In quella Roma, nel 4-2-3-0, lui era lo zero, che non si faceva mai trovare dai difensori avversari. Apriva gli spazi, poi si buttava dentro, era difficile marcarlo per i difensori. C'era Perrotta dietro, che poteva buttarsi nello spazio proprio perché Totti glielo liberava. Era una squadra baciata dal sole di Roma, fatta di calciatori che si passavano la palla senza mai mettere in difficoltà il compagno".

Poi si passa al lato umano, quello che nella seconda gestione di Spalletti, a Roma ha fatto molto discutere.

"Per me da allenatore contano i risultati di squadra, devo passare per forza prima da lì. In generale credo che con Francesco io abbia avuto un buon rapporto. Sono successe delle cose che hanno determinato che i miei comportamenti fossero differenti ma sempre mettendo davanti il bene della squadra. Adesso so che ha intrapreso la carriera da procuratore, gli auguro un grande futuro e lo incontrerò sicuramente, perché è il nostro lavoro".

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